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Collana Macchione di libri su Tradizioni e territorio

Vite, arte e storie straordinarie raccontate dai “MONUMENTI ALLA MEMORIA” del Varesotto di Gian Franco Ferrario (978-88-6570-634-3)
€ 70,00
Vite arte e storie straordinarie       raccontate dai “MONUMENTI ALLA MEMORIA” del Varesotto di Gian Franco Ferrario

Vite, arte e storie straordinarie
raccontate dai “MONUMENTI ALLA MEMORIA” del Varesotto
di Gian Franco Ferrario


I cimiteri sono autentici ed importanti “contenitori della cultura e della memoria storica”. Che si tratti di storie di vite lunghissime, o brevi come un sospiro, essi offrono a chi è disposto ad interrogarli, un archivio straordinariamente suggestivo e affascinante di arte, di tradizione, di costume, di amore e fede.
Biblioteca, archivio, museo a cielo aperto, ogni cimitero con i ricordi e le memorie costituisce un “ambiente” di straordinaria forza emotiva oltre che artistica. Il cimitero si racconta attraverso i personaggi defunti, gli artisti che hanno realizzato i monumenti, i familiari che ne curano la conservazione, mentre il visitatore diventa lettore e, come in un libro, può leggere, immaginare, pensare, cercare di comprendere le vicende terrene di questo o quel personaggio, viverle come in un appassionante romanzo storico.
Straordinario è il caso dei cimiteri varesini. All’interno dei duecento siti visitati è stato possibile scoprire un patrimonio inestimabile di arte funeraria che abbraccia un periodo di circa 200 anni. Collocati all’interno dei centri abitati, in luoghi isolati, ai margini delle periferie, in luoghi ameni, in zone montuose o lungo le rive dei laghi, fanno da sempre parte integrante della storia urbana prealpina. Le numerosissime e varie sepolture presenti sono diventate, a partire dall’ultimo quarto del secolo XIX, un modello per esprimere la condizione sociale, la cultura e la sensibilità delle diverse comunità. Ciò è stato possibile in particolare grazie all’istituzione di sepolture perpetue che garantiscono alla famiglia il mantenimento della concessione. Questa opportunità ha determinato impegni economici importanti per la realizzazione di monumenti sempre più ricchi di opere d’arte. Così l’impegno nell’arte funeraria, con la sua grande varietà di stili, è diventato sempre più un percorso formativo obbligato nella carriera professionale degli operatori. Nei cimiteri della provincia di Varese troviamo le opere di insigni architetti, ingegneri e artisti di fama internazionale: Luca Beltrami, Paolo Cantù, Enrico Castiglioni, Camillo Crespi Balbi, Camillo Boito, Silvio Gambini, Ignazio Gardella, Carlo Maciachini, Giuseppe Pagano, Marcello Piacentini, Piero Portaluppi, Giuseppe Sommaruga. Tra gli scultori: Libero Andreotti, Enrico Astorri, Floriano Bodini, Enrico Butti, Giannino Castiglioni, Francesco Confalonieri, Luigi Fontana, Giuseppe Grandi, Orazio Grossoni, Alessandro Laforet, Pompeo Marchesi, Francesco Messina, Arrigo Minerbi, Eugenio Pellini, Lodovico Pogliaghi, Arnaldo Pomodoro, Alfredo Sassi, Odoardo Tabacchi, Adolfo Wildt e molti altri. Oltre agli artisti scultori più noti, non va dimenticata la faticosa professione di scalpellino, ovvero intagliatore di pietre e marmi. Questi abili artigiani, che talvolta si sono trasformati in autentici artisti, hanno modellato un’infinità di opere che costituiscono un patrimonio di indiscutibile valore.
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