VOLTI DELLA GRANDE GUERRA
Con un ricordo di Libero Zugni Tauro e Antonio Sant’Elia
di Maria Arcuri
Maria Arcuri possiede una sensibilità speciale per le vicende e gli “eroismi” che hanno caratterizzato la nostra storia patria e i personaggi che l’hanno vissuta e interpretata sulla base di ideali puri e sacrifici estremi. Una sensibilità dimostrata in vari saggi e studi e, non da ultimo, nel bel volumetto “Salvo D’acquisto, con dodici lettere autografe” da me pubblicato nel 2015.
Ed ancora: una sensibilità che non solo si accompagna a una profonda visione religiosa dell’esistenza umana, ma che fa di quest’ultima il valore intrinseco, forse assoluto, che deve accompagnare ogni nostro giudizio. Tutto ciò rifulge anche in quest’ultima pubblicazione, specialmente nelle pagine dedicate al conte Libero Zugni Tauro e all’architetto Antonio Sant’Elia, entrambi caduti eroicamente sul campo di battaglia: Libero nell’estate del 1915, Antonio nell’autunno del 1916. Se questi due supremi gesti di amore patrio costituiscono l’epilogo narrativo del volume, altrettanto interessante e meritoria è la parte antecedente in cui l’autrice, dominando con bravura critica la complessa materia, dipinge un affresco delle vicende e delle motivazioni che hanno mosso la macchina bellica della Grande Guerra e hanno provocato immani disastri materiali, spaventose carneficine e più ancora dolorose macerie spirituali che hanno esteso i loro tentacoli sui decenni successivi, avvolgendo il Ventesimo secolo in una nube opaca e acre. (Pietro Macchione)