Giuseppe Calini
Un lungo viaggio
C'era un telefono in soffitta,
un telefono nero, vecchio, in bakelite.
Era pesantissimo, portava tutto il peso
dei suoi anni e le telefonate di una vita,
quelle con le buone notizie e quelle con le brutte,
anche se queste non le avrebbe mai volute riferire.
Era proprio un telefono di quelli
che si usavano una volta.
Quel giorno Barzulino lo sentì squillare.
Quel bel suono allegro che solo i telefoni vecchi avevano,
altro che il suono digitale dei cellulari di oggi.
Però che strano, come faceva a suonare se il filo era staccato?
Barzulino rimase per un attimo senza parole,
poi si decise a rispondere.
Era Babbo Natale.
Barzulino era quasi arrivato.
Aveva attraversato lande innevate, terre desolate,
coste spazzate da venti freddi e furiosi,
si era imbarcato per attraversare il Mare Glaciale Artico.
Aveva camminato per migliaia di km nella neve, col freddo.
Chissà dove vanno a finire tutte le comete,
forse dove dormono gli angeli,
dove i sogni non muoiono mai.