Tra devozioni, confraternite e antichi oratori
Pagine di storia varesina
di Chiara Zangarini
Se oggi esistono certi luoghi, certe chiese, certi monumenti cittadini, lo dobbiamo alle confraternite religiose del passato. Sono vissute per più di due secoli, nel centro storico della città ed erano composte da persone di tutti i ceti. Hanno rivestito un ruolo fondamentale grazie ad opere caritatevoli o assistenziali, economiche e sociali, ma anche culturali e architettoniche, attraverso la costruzione o ristrutturazione di edifici che esistono ancora oggi, magari smembrati ed irriconoscibili, perché privati. I gruppi laicali parteciparono anche alla ricostruzione di San Vittore, di sant'Antonio, san Giuseppe. Intere porzioni cittadine, ad esempio in via Albuzzi, in piazza Giovine Italia, portano le tracce degli antichi oratori dove i confratelli, spesso in contrasto con il potere ecclesiastico, si riunivano per pregare, promuovere opere di pietà in regime di mutuo soccorso.
“Uno dei pregi del libro è il tentativo di ricostruire le vicende di opere d'arte - disperse dopo le soppressioni di fine Settecento – e soprattutto di mostrare i luoghi di Varese in cui un tempo sorgevano pregevoli edifici di cui oggi si rischia di perdere la memoria: riprendendo un'idea di Leopoldo Giampaolo, che per primo ricostruì una mappa delle chiede e degli oratori della Varese scomparsa, la Zangarini ci conduce per mano a scoprire dove un tempo si trovavano l'Oratorio di San Rocco o quello di San Carlo.” (dalla prefazione di Paola Viotto)
Videointervista: https://www.artevarese.com/nuove-pagine-di-storia-arte-e-devozione/