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raccolte di poesie

TRANSITI SOLITARI di Arnaldo Bianchi (978-88-6570-786-9)
€ 15,00
TRANSITI SOLITARI di Arnaldo Bianchi TRANSITI SOLITARI
di Arnaldo Bianchi

C’è qualcosa che risuona, nell’intima natura delle cose, che solo un orecchio attento riesce a distinguere. Si tratta, forse, di quello che tradizionalmente o anticamente si è potuto appellare col sostantivo di anima, ma che oggi si trova a dover cercare nuovi approdi nel mondo dei significanti atti ad accoglierlo. Dare un nuovo nome a questo costrutto, un nome che sappia agire anche nel mondo contemporaneo, sembra essere la sfida lanciata da Arnaldo Bianchi in questa sua raccolta Transiti solitari. Raccolta necessariamente sperimentale, dove alle liriche di stampo classico, almeno rispetto al modus operandi al quale ci ha abituato, si affiancano nuovi tentativi del dire. A fare da interludio tra il classico e lo sperimentale vi è la tradizione estremo-orientale con una serie di 24 haiku e 16 tanka: tra gli haiku ne troviamo uno il cui secondo verso dà il titolo all’intera raccolta, è lì dunque il nucleo che può aiutarci a dipanare l’enigma del senso ultimo della poesia di Arnaldo Bianchi...
...L’uomo è immerso in un mondo cosmico e insieme terrestre nei confronti del quale non c’è autentico distacco: non si è, in quanto umani, che parti di un unico sistema o meccanismo che dir si voglia, il quale non fa altro che funzionare tacitamente all’unisono: quello che la poesia riesce a fare è accorgersi di questa commistione che poi è anche separatezza, altrimenti non sarebbe possibile lo sguardo sul diorama. La scommessa, se così possiamo chiamarla, è far giocare cose lontane per senso o per spazio, una foglia che copre la luna, oppure mettere in scacco il funzionamento abituale dei contorni del nostro esistere, dal nero mistero degli angoli/dall’occhio cieco degli specchi. Insomma, il mistero è qui, è già qui, sebbene molti lo cerchino in una supposta dimensione trascendente, e se la poesia può dirlo è solo grazie ad una ritmica inedita di accostamenti significanti: la sera si smarrisce/nella cornice della finestra accesa, ed ecco che la consuetudine di scene viste milioni di volte si accende di nuovo, luccica come quando il desueto si fa inusuale. (Viviana Faschi)
Arnaldo Bianchi ha pubblicato le seguenti raccolte: La vecchia casa, Tipolitografia Pozzi, Varese, 1979; Il portico d’ombre, L.V.G. Azzate (VA), 1982; Paesaggi inattesi, L.V.G., Azzate (VA), 1994; Esercizi e appunti della sera, Macchione Editore, Varese, 2000; Le ombre delle nuvole, Macchione Editore, Varese, 2004; Del vento e della luna, Macchione Editore, Varese, 2007; Nel mite tempo che cade, Macchione Editore, Varese, 2012; Trasmigrazioni imperfette, Macchione Editore, Varese, 2016. Alcune poesie sono presenti nelle antologie La doppia dimenticanza- Poeti della sesta generazione, Forum/Quinta generazione, Forlì, 1983; Poeti a Varese, Nuova Editrice Magenta, Varese, 2014.

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