Claudio Comini, il “cantore del Lago Maggiore”, ci sussurra le sue emozioni, ci accompagna coi suoi sospiri a visitare il meglio del Verbano. Egli ci ha abituato da tempo ad un genere di poesia in grado di riconciliarci letteralmente con l’armonia della natura lacustre. Inebetiti come siamo dalle pubblicità di spiagge caraibiche e metropoli estasianti, avevamo perso di vista la bellezza classica dei laghi insubri, la loro dolcezza, la complicità delle loro acque nei confronti della nostra stessa intimità.
SULL’ONDA DELLA FELICITA' raccoglie il meglio dei suoi ultimi accordi poetici, partendo, o meglio ripartendo, da quella Arona che per torinesi e milanesi rappresenta la porta del Paradiso, il viatico di una felicità difficile da descrivere in termini saggistici o turistici. Così, tra aurore e tramonti che incantano gli occhi di Claudio e deliziano il cuore dei lettori, diventa decisivo lo stesso fenomeno amoroso che viene ampiamente descritto in molte poesie della raccolta. La fiamma può ardere solo nello sconfinato scenario del lago, perché per Comini valli e monti non sono argini o confini ma siepi leopardiane che invitano a viaggiare verso l’infinito, contribuendo a spiritualizzare sempre di più il sentimento provato per la donna amata.