STREGHE, PIANTE E INCANTESIMIIn questo libro gli autori offrono preziosi contributi alla comprensione del fenomeno della stregoneria.
Chiara Zangarini, da storica appassionata, ricostruisce attraverso citazioni dalla letteratura e dalla teologia il lungo processo culturale che ha portato alla narrazione sulle streghe, i loro poteri malefici, il volo, la trasformazione in animali, il patto con il diavolo, il sabba. In questo contesto il processo alle streghe di Venegono Superiore (1520) diventa un chiaro esempio di come le donne che vivevano ai margini della società divennero il capro espiatorio al quale addossare le colpe della presenza del male, delle ingiustizie, delle povertà causata dalle carestie o dalle guerre, del dolore e della morte in un periodo di profonde trasformazioni quale fu l’età moderna.
Gabriele Peroni espone, con la precisione che gli è caratteristica, le piante utilizzate dalla “herbarie” per curare e guarire secondo una sapienza atavica trasmessa di generazione in generazione. Accanto ai preparati erboristici assumevano estrema importanza i riti che accompagnavano la cura: i tempi, le circostanze, le formule, i gesti e gli incantesimi. E poiché “chi sa curare sa anche uccidere”, le medesime donne potevano trasformarsi in esseri capaci di dare la morte mediante unguenti, veleni o semplicemente “il tocco”, come testimoniano migliaia di processi in Europa e nel mondo.