RICORDI SPARSI DI UN PRESIDE FORTUNATO
di Marco Pippione
Le vicende narrate dall'autore si snodano nei contesti più svariati e sorprendenti, con protagonisti quanto mai originali ed inaspettati, fra cercatori d'oro e cinesini sorridenti e muti, padri francescani di indubbio carisma e suore d'assalto, stretti collaboratori che ti piantano in asso dall'oggi al domani e Signori G coi loro volgari ricatti, bellezze provenienti da terre lontane e spigliate segretarie di casa nostra, stati depressivi reiterati e gravidanze inaspettate, campionati internazionali di canottaggio sul lago di Varese e paesaggi mozzafiato nello stato di New York, cellulari capaci di scatenare dure battaglie, rigoristi versus lassisti, fino agli ampi ed interminabili corridoi, avvolti in un silenzio surreale, di un inquietante palazzo in quel di Trastevere. Chi pensava che le giornate di un preside si snodassero fra computer e scartoffie, alle prese con normative astruse e adempimenti burocratici indecifrabili, documenti da firmare e ordini di servizio da emanare, si troverà di fronte alla sorpresa di una professione avventurosa e pure pericolosa, degna di un cow boy nelle sconfinate praterie del Far West.
(dalla Postfazione di Franco Viganò, già Dirigente scolastico del Liceo “Don Gnocchi” di Carate Brianza).
Marco Pippione (Luino, 1957), si è laureato presso l’Università degli Studi di Milano, discutendo una tesi su Milano negli anni della Restaurazione. È stato docente di Lettere nella Scuola Secondaria di II grado dal 1984 al 2005, sempre in istituti statali. In tali anni ha costantemente collaborato con l’Istituto di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università degli Studi di Milano, pubblicando una trentina di contributi di storia lombarda, per varie case editrici (Franco Angeli, Federico Motta, Ned, Macchione Editore ecc.), partecipando in qualità di relatore a numerosissimi incontri pubblici e convegni di carattere storico e letterario, didattico ed educativo.
Tra i fondatori nel 2004 di Portofranco Varese, dal 2005 al 2018 è stato preside del Liceo Sacro Monte di Varese, trasformatosi nell’anno seguente in Licei Manfredini.