MACCAGNO, l'eredità del professore
di Franco Taddei
L’uccisione del professor Bonvicino nella sua casa di Milano è rimasta senza una plausibile spiegazione e soprattutto sen za un colpevole. Anche il suicidio di Edoardo a Maccagno è stato archiviato senza convincenti motivazioni. Nel ’ultima visita a casa di Edoardo il professore aveva dimenticato una cartelletta che la madre di Edoardo ritrova qualche tempo dopo e che consegna a Giorgio. La lettura dei documenti contenuti nella cartelletta indirizza Giorgio verso la località di Ponteviasco, un piccolo paese nascosto tra le montagne della Valcuvia, dove un comitato di residenti sta combattendo contro un progetto di ampliamento industriale che potrebbe minacciare un piccolo lago prealpino. Ed è proprio a Ponteviasco che Giorgio ritroverà Francesca la ragazza che la sorte gli aveva fatto incontrare nel gioco perverso ideato dal professore e sarà attraverso di lei che riuscirà a scoprire chi ha ucciso il professore e perché.
Franco Amedeo Taddei, varesino, laureato in fisica, ha un passato di dirigente industriale in un grande gruppo petrolifero italiano. Con Pietro Macchione Editore ha pubblicato nel 2014 “La mano di san Gemolo”, nel 2015 “Il predatore di Golasecca”, nel 2017 “L’Agente della CIA a Milano “e nel 2018 “Il Signore di Maccagno”. Il territorio prealpino e in particolare l’alta Lombardia nord-ovest è l’ambiente ideale dove ama immaginare le sue storie. Questo romanzo è la naturale prosecuzione dell’ultimo e si svolge tra Maccagno, Luino e le montagne della Valcuvia.