Claudio Comini, poeta di rilievo e attenzione internazionale è nato a Luino (VA) il 21 gennaio 1963. Nel corso della sua prestigiosa carriera, iniziata nell’anno 1993, si possono contare numerosi riconoscimenti, anche internazionali, e altrettanti importanti premi. Ha dato alle stampe numerose raccolte poetiche.
È inoltre presente in varie antologie a supporto scolastico; le sue opere sono state tradotte in varie lingue; numerose sono le citazioni che lo riguardano all’interno di importanti saggi di critica poetica e letteraria.
La molla che spinge un poeta ad innalzare il suo canto ha molteplici lamine, fili d’acciaio, talvolta intrecciati tra loro, difficili da distinguere nitidamente.
Nel caso di Claudio Comini tutto è chiaro, lineare, comprensibile immediatamente.
Il suo itinerario poetico ha sempre preso ali e volo dall’amore totalizzante per la propria terra e segnatamente dagli incomparabili incanti del “suo” Lago Maggiore.
Così tutto un tripudio di zefiri, olezzi, profumi, suoni, visioni di incomparabile fascino ci avvolgono e ci toccano dentro, trasmettendoci sublimi sensazioni di elevazione, di riscatto della nostra caducità terrena di fronte alla ciclica eternità della natura, grazie alla possibilità di assaporare e di carpirne tanta fragrante bellezza, capace di lenire il nostro struggimento per l’inesorabile fuga del tempo donandoci un senso di armonica, ineffabile pace interiore. Raramente ci è dato di incontrare, nelle nostre lettere, un così “partecipato”, totalizzante amore per la propria terra, come nel caso di questa opera ispirata di un autore capace di avvertire e trasmettercene ogni minima vibrazione, ogni intimo palpito.
(Manrico Testi)