L'OCCHIO FOTOGRAFICO di Giovanna Menegùs (978-88-6570-511-7)
€ 14,00
L'OCCHIO FOTOGRAFICO
di Giovanna Menegùs
Questo affresco lombardo, “pieno di verde e brava gente / di buona volontà”, popolato di immigrati sopportati e di bimbi che chiedono senza avere risposte, consegna all’eternità un mondo altrimenti morente, eleva i gesti quotidiani, ridà dignità. Certo, Giovanna Menegùs dice “con la poesia voglio salvarmi l’anima... / ... di meno non mi basta e non mi serve”, ma l’esito dei versi, visionari come una rivoluzione, è quello di irrorare le anime, tutte. Al centro commerciale accerchiato dalle auto “gusci / di coleotteri”o al cimitero dove vanno le vecchie pedalando coi fiori sui manubri delle biciclette, nello sfiorarsi sui marciapiedi senza scontri né incontri, la fagiana coi piccoli che rischia di essere travolta, i passeggeri del diretto che parlano di cucina e di tempo, tutto mi sembra nobilitato. E che cosa dovrebbe fare la poesia, se non mostrarci l’invisibile e indicarci l’eternità? Il ragazzo di 15 anni suicida sotto il treno resuscita e diventa, per noi impotenti ma non ancora così disperati, un inno alla pietas e una speranza dopo la sconfitta. (Flavio Olivo)
Giovanna Menegùs (Milano, 1969) è cresciuta a San Vito di Cadore. Trascorso il periodo universitario a Milano, si è trasferita nell’hinterland. Dal 2004 vive in provincia di Varese con il marito e la figlia.
Pubblica poesie e altri scritti nel blog letterario “La poesia e lo spirito” e nel sito personale “Crudalinfa”. Dopo “Quasi estate”(ExCogita 2017, opera selezionata da MasterBook) e “Investitura di voci”(96, rue de-La-Fontaine 2018), questa è la sua terza raccolta di versi.