Il linguaggio dei sassi e delle rose
di Fabio Castano
In una Bolgheri plasmata dalla fantasia si muovono le solitudini di Guido, che ha la moglie malata e cerca modi di esprimere ancora il suo amore, del burbero Ettore, scansato da tutto il paese, in perenne lotta col mondo e di Claudia, postina appena assunta che prova a superare la mancanza di casa.
C’è un luogo dell’interiorità, in questa storia, un roseto e delle pile di sassi su una tomba. Che significato avranno? Sapranno le tre solitudini incontrarsi, conoscersi, riassaporare un senso buono di comunità e dare corpo a un nuovo “noi”?
In questa narrazione delicata, a tratti poetica, il primo capitolo, Senza trucchi, nasce come racconto dal Cantiere delle storie di Sem editore, e venne pubblicato nel 2019 come parte integrante del romanzo La ragazza di Romanord di Federico Moccia.
Fabio Castano, nato a Gallarate, è laureato in Scienze della comunicazione. Ha fatto il giornalista, l’educatore e l’animatore in Rsa. Ha vissuto in Irlanda e tiene corsi di scrittura creativa per il benessere. Ha pubblicato due raccolte di racconti (Trentasette passi e poi la luna, C’è un elefante verde in salotto) e il romanzo breve K memorie dal futuro (2019) per Macchione editore.