IL TERZO QUARTO... E OLTRE di Carlo Bretzel (978-88-6570-685-5)
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IL TERZO QUARTO... E OLTRE
di Carlo Bretzel
A ottant’anni l’autore si è riproposto di raccontare la sua vita dividendola in quarti. Sul finire del primo quarto vi è la sua partecipazione alla resistenza contro i nazifascisti, nel secondo l’esperienza positiva del matrimonio e l’evolversi di una serena e felice vita coniugale per oltre un decennio, in questo terzo quarto, allargato per l’allungamento della vita da raccontare, l’autore rievoca gli amori che hanno fatto seguito al matrimonio, quelli che hanno comportato vivacità nel rapporto o situazioni che meritano di essere riferite per la loro anomalia e divertenti nella loro lettura. L’autore racconta anche curiosità di viaggi all’estero e casi di vertenze giudiziarie fuori dall’ordinario, che rendono interessante la loro conoscenza. Si intrattiene infine sul rapporto sentimentale che ha occupato la seconda metà della sua vita e che gli ha consentito di sfuggire all’invecchiamento,evitandone la percezione e i suoi effetti comportamentali.
Carlo Bretzel è nato a Marostica, la cittadina della partita a scacchi sulla pubblica piazza, da padre triestino che nel suo periodo austroungarico e durante la prima guerra mondiale si era comportato da irredentista e da madre con ascendenze nel patriziato veneziano e nonni patrioti, combattenti nella guerra risorgimentale. Trascorse la vita nel periodo scolastico e l’adolescenza a Bassano del Grappa, insieme alla madre e al fratello minore Bruno, in assenza del padre, costretto per antifascismo a lavorare all’estero. Uscito dall’indottrinamento fascista, dall’8 settembre 1943 partecipò alla resistenza anche con iniziative personali e, all’insurrezione, inquadrato nelle file della brigata Giovane Italia, combatté per la conquista e la liberazione di Bassano, prima dell’arrivo degli alleati. Conseguita da privatista la maturità classica, si iscrisse alle università di Milano e di Vienna, soggiornando per qualche tempo in questa città ospite della sorella del padre che a Trieste austroungarica aveva sposato un ufficiale dell’Imperial regia marina, viennese.
Trasferitosi a Milano nel 1948, prese alloggio alle Case Albergo del Comune, abitate da artisti, professionisti, docenti universitari, intellettuali, dove conobbe la futura moglie, mantenendosi lavorando presso una ditta di import-export.
Conseguita la laurea in giurisprudenza e sposatosi nel 1954 svolse per qualche tempo attività professionale fino ad accettare la proposta di impiego di una società assicuratrice e poi quella di dirigenza di una compagnia di maggiore importanza. Per questa operò molto all’estero occupandosi poi delle vertenze giudiziarie fino al 1971, quando diede inizio all’esercizio in proprio dell’attività di avvocato, praticando ininterrottamente per oltre 50 anni la professione sempre nelle aule giudiziarie di tutta l’Italia e, saltuariamente, anche all’estero, trovandosi a doversi interessare di ogni sorta di avvenimento umano. Ha due figli, una femmina ed un maschio, entrambi realizzati nella vita, avuti dalla prima moglie, alla cui scomparsa si è stabilizzato un rapporto sentimentale altrettanto profondo che ha comportato una pluridecennale convivenza risoltasi con il recente matrimonio. Conserva intatta la sua mente ed è ancora attivo in quanto ancora lavora, sia pure in misura assai ridotta e da casa per difesa contro la pandemia ma anche per la ridotta mobilità.
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