di Chiara Zangarini, Pietro Macchione, Ambrogio Vaghi
pagg 392, anno di pubblicazione 2010
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero...
Dopo la pioggia viene il sereno,
brilla in cielo l'arcobaleno...
Chi è più forte del vigile urbano?
Ferma i tram con una mano...
Chi non conosce le filastrocche di Gianni Rodari? Chi non ha giocato con le parole delle sue storie? Rodari ci ha liberato la fantasia. Ha rivoluzionato la letteratura per l'infanzia. E non solo in Italia. Tuttavia la sua storia è poco conosciuta: la capacità di far volare la fantasia trae linfa dalle solide radici di una cultura vastissima e da un rigoroso impegno morale. I motivi per percorrere le tappe della sua formazione e leggerne i racconti giovanili? Si scopre una personalità sensibile, a volte tormentata, una intelligenza acuta in un carattere riservato, una mente aperta e ricettiva, lo struggimento delle poesie in dialetto. Si scopre dove nasce la necessità di impegnarsi per il bene comune: in un'ansia di giustizia che urge fin dall'infanzia.
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