EMILIO ALEMAGNA Architetto nella Lombardia post unitaria di Elisabetta Luna (978-88-6570-719-7)
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EMILIO ALEMAGNA Architetto nella Lombardia post unitaria
di Elisabetta Luna
Emilio Alemagna si fece notare e apprezzare come esponente di quel ceto dirigente lombardo che faceva della “dignità del lavoro” la cifra, la caratteristica della regione. Architetto e ingegnere, viaggiò all’estero – recependo le innovazioni europee – e in breve si affermò tra i più noti protagonisti del suo campo: partecipò alle Esposizioni universali, progettò ville, giardini, assurse a membro dell’Accademia di Brera e a membro della giuria nel concorso per la facciata del Duomo. Grandi successi, insieme a molti altri progetti… del resto, è sufficiente ripercorrere l’elenco dei suoi interventi per comprendere quanto l’architetto Alemagna abbia inciso nella “costruzione” del Paese, attraverso i suoi lavori solidi ma raffinati ed eleganti. (Antonio Maria Orecchia) .
Ripercorrere attraverso le opere di Emilio Alemagna l’evoluzione storica, sociale e culturale della Lombardia è stato per me entusiasmante per capire e conoscere meglio Milano. La sua posizione geografica ha da sempre facilitato gli scambi con l’Europa ed è stata un importante centro commerciale e culturale. Nel 2014, attraverso un’associazione, che ho chiamato “Emilio Alemagna Architetto”, ho reso pubblico un progetto che ha come scopo il percorso dei palazzi e delle ville progettate o ristrutturate dall’Alemagna per la classe dirigente del suo tempo. Una prima risposta è giunta dal Comune di Arcore per la villa Borromeo d’Adda. Nella scuderia della villa, dove ora c’è una scuola di restauro, è stata ospitata, con grande successo, una mostra di documenti, carteggi vari, disegni di mobili e decorazioni, schizzi e foto dell’epoca, che ho recuperati dall’archivio di famiglia. L’idea è quella di proporre degli eventi culturali con mostre storiche, come per la villa Borromeo così in tutte le ville e palazzi dove Alemagna ha lavorato. (Elisabetta Luna)
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