ECO DI SANGUE A COLMEGNA
di Marco Marcuzzi
In questo quinto episodio il commissario Florio espatria in Francia alla caccia dell’assassino di un affermato scrittore che aveva trovato un’oasi di pace nel piccolo borgo di Colmegna. Insieme all’inseparabile Sciavino avrà a che fare con un’attrice hard, un trafficante di droga e un fantomatico personaggio dei social network: una catena di miserie umane attraverso le quali l’autore non tradisce il suo “cinismo romantico”. Il Lago Maggiore è come sempre complice di una narrazione incalzante; immancabili sono la Moka e la Pallas, i rifugi di un Florio in perenne conflitto tra la propria anima filosofica e la fredda logica del poliziotto.
Alla medesima serie appartengono Squillo di morte a Maccagno, Inferno a Sasso Galletto, Ghiaccio tagliente a Ghirla, Mistero nero a Castelveccana.
Dello stesso autore sono anche Lo speziere di Porto Valtravaglia, Thrillogy, Il ritorno di Eva.
Marco Marcuzzi nasce a Treviso nel ’62. Figlio di un illustratore, cresce a Venezia, poi a Firenze e in Valcuvia. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera intraprende la professione di pianista e compositore di musica per cinema e teatro, a cui abbina per alcuni anni l’attività di fotografo vedendosi pubblicati due libri sulla Toscana. Oggi, parallelamente alla musica, scrive romanzi e racconti noir in cui emergono il cinismo veneziano, la causticità toscana e la fantasia crudele che aleggia nelle valli del Lago Maggiore: ingredienti piccanti dell’esistenza che col pianoforte non gli è possibile raccontare.