Un’inedita e documentata ricostruzione storica conferisce un appassionante taglio sinottico alla vicenda del Domenichino, il ragazzino del Sacro Monte di Varese morto nel 1950 a soli
tredici anni in concetto di santità. A quasi settantacinque anni dalla scomparsa, Domenichino è una figura moderna, ricca di sfaccettature, che va oltre l’immagine semplificata del Chierichetto. In questi decenni l’interesse verso Domenichino non è mai venuto meno, e sono stati molti i personaggi di grande valore che hanno voluto testimoniare il significato alto dei doni di vita e fede che Domenichino ha mostrato al mondo. Fra tutti spiccano quattro grandi protagonisti del Novecento, Mons. Angelo Del Frate, Maricilla Piovanelli, Don Silvio Galli e Mons. Paolo Randazzo, che hanno illuminato con tutte le loro forze la conoscenza della sua figura oltre i confini del borgo di Santa Maria del Monte sopra Varese. In parallelo si è subito manifestata e si è sempre più accresciuta una spontanea devozione popolare che si manifesta con la preghiera e la visita alla tomba su cui vengono lasciati fiori, giocattoli e altri doni.
“Si sa che quando nessuno più la racconta, la storia è come un filo che si sfilaccia, e si spezza. Questa pubblicazione lascia a futura memoria particolari significativi, fra quelli che è stato possibile ricostruire, che rischiavano di essere dimenticati fuorviando il giudizio globale. Con la certezza che il finale è ancora aperto, passiamo il testimone e consegniamo a chi verrà, il futuro della storia del Domenichino”.