L’impresa titanica e avveniristica di un visionario, l’ingegner Piero Puricelli, conte di Lomnago, un orgoglio italiano. Cent’anni fa il quadrilatero di terra, compreso tra Milano, Varese, Como e Sesto Calende era un colossale cantiere a cielo aperto: 4 mila lavoranti ogni giorno per 500 giorni. Senza l’Autolaghi, prima autostrada al mondo inaugurata il 21 settembre 1924 a Lainate dal re Vittorio Emanuele III, e senza il canale Villoresi (quarant’anni prima, nel 1884) la Lombardia non sarebbe, oggi, la potenza economica che è. Un’autostrada di collegamento tra Milano e la regione dei laghi (Varese e il Campo dei fiori, Como, Stresa), all’inizio dell’Ottocento, meta turistica di notorietà internazionale, dei regnanti e dell’aristocrazia europea. Cent’anni di storia dell’automobile, dal motore a scoppio alle prime pompe di benzina del Museo Fisogni di Tradate, dal sogno di realizzare una rete di autostrade per un’Europa di commerci, di prosperità e di pace ai 66 mila oggetti dell’Appenzeller Museum, dai primi test sulla Lomnago-Azzate (prima strada asfaltata d’Italia) e dalla costruzione dell’autodromo di Monza al mito della velocità e della modernità, dalla quinta corsia tra la barriera di Milano e Lainate (prima in Italia) allo svincolo di Largo Flaiano a Varese.
Paolo Pozzi, giornalista professionista, per dieci anni cronista del quotidiano di Varese la Prealpina, ex caposervizio a PuntoCom, ha lavorato per il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, Giorno, Prima Comunicazione, DailyMedia. È stato portavoce del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, ideatore e coordinatore di New Tabloid. Al premio cronisti del 2000 ha avuto la menzione speciale dell’Ordine nazionale dei giornalisti per un anno di inchieste su Malpensa e i trasporti in Lombardia.
Luigi Sada, ingegnere, originario di Rho, vive a Lainate, titolare, insieme al fratello, dello Studio Associato Sada, appassionato di storia, di architettura, di automobilismo sportivo e di serie, contemporaneo e storico. Pratica sport come il tennis, la corsa, il nuoto, lo sci, il karatè e la vela. La curiosità lo ha spinto a viaggiare molto. Ha visitato gran parte dell’Europa, l’America del Nord, ma anche Kenya e Marocco in Africa, Cina, Russia, Giappone, Israele ed Emirati Arabi in Asia, scoprendo usi e costumi, cucina, storia ma soprattutto le persone.