Quando torni da un cammino ti rendi conto che il mondo è sopravvissuto anche senza di te e che non sei indispensabile. Mentre eri via, tutti intanto sono cresciuti.
Un po’ diario e un po’ racconto intimo, un po’ letteratura di viaggio e un po’ osservazione attenta e profonda, ma mai voyeuristica della variegata umanità che il cammino permette di incontrare, queste pagine ci conducono per mano, con delicata leggerezza, attraverso paesi, città, prati, sentieri e boschi. Suggeriscono che è possibile esplorare e conoscere la propria parte più intima sia restando incantati di fronte allo spettacolo della natura che arrancando sudati e sfiniti su per un sentiero. Dicono che siamo in grado di superare ogni difficoltà trovando le energie quando crediamo di non poter muovere più un altro passo.
Invitano alla ricerca del nostro viaggio, consci che... basta poco!
Ernesto Sommaruga, classe 1951. Uno degli ultimi nati tra le pareti domestiche quando era una consuetudine e non una scelta. Da anni appassionato pellegrino camminatore.