di Carlo Scaramuzzi
pagg 128, anno di pubblicazione 2010
Il mio Brinzio è il Brinzio dei buoi e delle barozze, con le galline in strada e le donne con gli zoccoli e dre bugada, il bucato: con i panni che non lavavano al lavatoio ma nei ruscelli, sopra una grossa pietra, la pioda, in ginocchio, rompendo il ghiaccio d’inverno; il Brinzio degli uomini con le scarpe chiodate e i ragazzi d’estate a piedi scalzi; l’acqua non si prendeva ai rubinetti, ma ai pozzi che vi erano nei diversi cortili, si coltivava la canapa e d’inverno le donne la filavano riunite nelle stalle.
Quello di Carlo Scaramuzzi è un lungo racconto, nel quale, come in una serata davanti al camino, scorrono i ricordi, le immagini, i profumi e i suoni di un mondo che non c'è più, quello del secolo scorso. E' la ricostruzione di un Brinzio lontano, ma anche una dimensione dello spirito che accomuna i borghi, le valli e le campagne della Lombardia intera.
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