L’amore per qualcuno, se lo guardiamo con occhi onesti, è solo perfetta illusione. E’ “la grande magia”.
Un gioco spietato di cui abusiamo solo per necessità di sopravvivenza. Nel profondo sappiamo sempre che tutto è provvisorio, fugace, labile. Anche l’amore, anche quando crediamo fortemente che non sia così.
E allora perché nutrire convinzioni che verranno uccise alla prima occasione?
Meglio sarebbe serbare sempre qualche dubbio, imparare a coltivare il “quasi” invece che il “per sempre”, anche se la nostra anima ne avrebbe estremo bisogno.
Anche se continuiamo a fingere di credere alle favole di un dio cattivo.
Ma le Parole, se le guardiamo con occhio franco, se le ascoltiamo senza pregiudizi, se riusciamo a rispettarle fino in fondo, ci aiutano a guardare la realtà con distacco e leggerezza.
Anche i nostri stessi sentimenti.
Anche le nostre passioni più forti.
Le parole, sacra manifestazione di un dio benevolo, ci possono aiutare a restare, onestamente, nel “quasi amore”.