Natale dalle z'Camill
di Franco Villani
Attraverso la narrazione dell’evento del Natale in un’abitazione della società pugliese degli anni ’60/’70 del 1900, si affrontano temi economico-sociali ed antropologici, che richiamano la “questione meridionale”; l’emigrazione intellettuale e non solo per mancanza di lavoro ma anche per assenza di istituzioni, quale quella di scuola-lavoro; l’intervento della Chiesa, quale sostegno sociale in assenza dello Stato; la cultura del popolo o antropologica attraverso la cucina, il gioco della tombola (adulti-bambini).
Il tutto emerge giocosamente (ma non privo di valore) nella “estrazione dei numeri della tombola”: con l’espressione “scafiscio”, si richiamano situazioni e personaggi del paese con ironia, ilarità, sobrietà.
La rivisitazione di figure ed episodi grotteschi è utile ai ragazzi e agli adulti: è adatta ai primi perché ne è monito per i comportamenti sociali e morali, che si richiamano, ed è utile ai secondi, in quanto attraverso essa, anche il comportamento di se stessi viene purificato o esorcizzato in occasione delle festività natalizie, per cui:
AUGURI A TUTTI!