Nel libro è narrata una vicenda che all’autrice sta molto a
cuore, della quale lei stessa è stata protagonista: un evento
per nulla eccezionale, anzi simile a molti altri dei giorni nostri. È
una testimonianza che vorrebbe essere d’aiuto a conoscere la situazione
attuale da parte di coloro che, all’improvviso, si ritrovano nel
mondo delle malattie difficilmente guaribili; affinché le persone
affette da tumore avvertano, come ha detto una paziente, che quando
la vita è appesa a un filo, quel filo diventa d’oro; ad esso sappiano
aggrapparsi con fermezza e con animo più leggero rispetto a ciò
che accadeva negli opprimenti percorsi di cura del passato.
Giusi Tamborini vive a Mornago, in provincia di Varese, dove
si dedica alla Scrittura, in particolare alla Narrativa, suo passatempo preferito e bisogno irrinunciabile della sua sensibilità di lasciarsi coinvolgere ne ruolo di scrittore, nel quale sembra
abbracciare ogni aspetto della narrazione con un preciso controllo di forma ed espressione, tutto teso verso lo scopo finale di comunicare valori e idee; componenti della sua persona arricchite dall’esercizio della professione di medico ospedaliero che ha praticato per alcuni anni, prima di dedicarsi completamente alla famiglia.
Ha pubblicato: Il gattino nella casa dei leoni (racconto per ragazzi, Macchione editore, 1996). Il viaggio del picasass (raccolta di racconti, Le Stelle editore, 1999). Semi di mango (raccolta di racconti, Le Stelle editore, 2005). Il profumo della neve (romanzo autobiografico, Le edizioni del Porticciolo, 2008). Montrose (romanzo, Macchione editore, 2008). Campo Marzio (poesie, Albatros Il Filo editore, 2009). Fiori nuovi nel vaso (in memoria della madre, Macchione editore, 2010).