Romanzo di Giuseppe Laino
pagg. 208, anno di pubblicazione 2011
Un cadavere, un biglietto, un nome.
Si parte da qui, e l’indagine diventa occasione per ripercorrere spaccati di storia lombarda tra la prima industrializzazione, quando nelle campagne i contadini prendevano in casa i primi telai, e le speculazioni edilizie degli anni ’90.
L’attività imprenditoriale dei cotonieri e la ruota degli esposti; il diario di un sacerdote trascinato nell’inferno di un gerarca fascista e l’eroismo notturno del giovane partigiano nella sua postazione; il canto del rumeno sull’impalcatura del cantiere nel quale ha finalmente trovato lavoro. Alla fine il cerchio si chiude.
Vecchi e nuovi arrivismi. Vecchie e nuove povertà. Alla ricerca delle radici.
Denominatori comuni il paesaggio lombardo, le miserie e le grandezze umane, l’anelito alla giustizia.
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