Secondo romanzo per Piermarco Cairoli dopo La pirofila di Sveva.
Protagonista un medico ancora giovane, strampalato quanto fascinoso.
A chi appartengono quelle lettere d’amore venute fuori tra la polvere?
Chi è la donna incontrata al bar? E l’altra, con il nome di un fiore? E lo strano tipo della bottega vintage? E quelli incontrati una sola volta, magari due, per strada?
Qual è il filo rosso che unisce il tutto?
Qual è il senso delle cose, della vita, dei gesti e dei pensieri del “dottor Cairoli”?
Forse la vera protagonista del romanzo è quella sostenibile incertezza dell'essere che cresce via via dalla prima all’ultima pagina. Un'incertezza che ci si offre, una tantum, senza quella carica ansiosa a cui la nostra cultura ci ha abituato.
Ma chi l’ha detto che l’essere incerti su ciò che faremo domani o che ci accadrà tra un mese sia, poi, un fatto così disgraziato?
Il nostro autore una risposta se l’è data. O, almeno, ci ha provato.
link: www.cairoli.it