L’ALTARE ORIENTALE NELLA CHIESA DI SAN PIETRO A GEMONIO di Don Maurizio Canti (978-88-6570-825-5)
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L’ALTARE ORIENTALE NELLA CHIESA DI SAN PIETRO A GEMONIO
di Don Maurizio Canti
Anche nelle antiche chiese del Varesotto non è infrequente notare qualche rosa a sei petali e numerosi simboli giudaico-cristiani risalenti ai primi secoli del Cristianesimo. In tal senso un posto d’onore spetta alla bellissima Chiesa di San Pietro in Gemonio. Partiti dall’Africa e dall’Egitto, “rosa” e “simboli” arrivarono nel sud dell’Italia e poi si propagarono nella Pianura Padana. Portavano con sé la speranza di un’altra vita legata alla resurrezione cristiana e oltre alle chiese e ai sarcofagi adornarono case, culle, mobili, suppellettili. Col tempo e con la scomparsa dei sacerdoti e degli eremiti orientali che li avevano diffusi, si finì per smarrire il loro significato e si parlò persino di eresia.
In anni recenti, grazie alle ricerche archeologiche che li stanno svelando anche in Egitto e nell’Africa romana, seppure ancora timidamente anche qui è stato avviato un percorso di riscoperta e di studio. È così che l’altare salvato dal re Liutprando nel 712 d.C. a San Pietro di Gemonio ci consente di conoscere, attraverso questo studio di don Maurizio Canti, un ricco campionario degli antichi simboli della fede cristiana giunti nel Varesotto.
Don Maurizio Canti è parroco e amministratore della Parrocchia di S. Caterina in Gornate Superiore (Va); oltre a dedicarsi a spiritualità ed epistemologia, Don Maurizio è sicuramente conosciuto come una persona molto attiva in campo sociale e ambientale. Ma le sue doti di conoscenza si estendono molto oltre: dall’arte, all’archeologia religiosa, alla montagna (essendo stato un ottimo scalatore), fino ad arrivare all’astronomia e ai raggi cosmici. Nel 2023 ha pubblicato “La chiesa romana-lombarda San Michele di Gornate Superiore”.
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