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Il lavoraccio
di Mario Braga

Come si può campare guardando il lato buono dell'impresa.

A cura di Davide Ielmini.

Che possa essere un “lavoraccio”, nessuno ne dubita.
Eppure, di questo “lavoraccio” un imprenditore appassionato ci dice il senso dell’avventura, della scoperta, del coraggio.
I giovani sono il seme del domani. Non è vero che per loro non c’è futuro. E i giovani lo sanno. Sanno che un sogno può valere l’intera loro vita. Ma non debbono essere lasciati soli. In queste pagine scorre il senso della vita. Soprattutto, la voglia di raccontare se stesso per permettere ai giovani, ancora una volta, di scrivere la loro storia. Magari con l’inchiostro dell’incoscienza. Ma non ci si può permettere l’insolenza o la pigrizia. Lavorare -bene- è anch’esso una missione. Scoprirsi persone attente, pulsanti, instancabili è un bene per se stessi e per la società.
Chi raggiunge i propri obiettivi nel proprio lavoro, li raggiunge anche nel proprio tempo libero. Perché un imprenditore è come un calciatore, un cantante o un attore: è uomo di talento. Come lo sono tanti giovani di oggi.
Non deve dunque spaventare questo “lavoraccio” che ti tiene sveglio la notte: ci sarà sempre un domani per chi decide di mettersi in gioco.

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